Considerazioni personali sullo SPEEDCUBING
È ormai noto a tutti che i nuovi record nello speedcubing, eccetto qualche rarissimo caso,
vengono segnati da persone che hanno al massimo 16-17 anni di età.
È ovvio che il maggior tempo libero a disposizione dia più possibilità di
miglioramento. E va da sé che chi si diverte a fare il cubo come passatempo, diciamo mezz'ora -
un'ora alla settimana o anche 5 minutini al giorno, difficilmente avrà le stesse possibilità
di miglioramento di una persona che sul cubo sta anche 8-9 ore al giorno!
E poiché appartengo
(come molti, penso) al primo gruppo di persone, vorrei far coraggio a chi sta iniziando ora o non si sente
più portato per queste cose, o a chi vede più difficilmente dei miglioramenti.
Cosa vuol dire? Che non vale più la pena cimentarsi e migliorarsi in questa bella e sana pratica?
Nossignore.
Il cubo, per me come per molti altri, rimane sempre una passione, un hobby e un simpatico
antistress. Ma soprattutto è un ottimo esercizio per memoria, rapidità del
colpo d'occhio e per la capacità di eseguire alla svelta un'informazione che teniamo immagazzinata
in una "stanzetta" del cervello.
Il cubo di Rubik insomma aiuta a mantenere la mente sveglia e giovane!
E se c'è per caso qualche spiritoso che pensa di avere un "monolocale", beh, sappia che le stanze si
possono sempre ingrandire e moltiplicare! (È vero: come per il fisico, ci vuole allenamento).
E non bisogna preoccuparsi se ci sono dodicenni che hanno tempi stratosferici, è normale.
L'importante è esserci, far parte di un gruppo sano (il doping qui non si sa cosa sia), e divertirsi.
Questo è lo spirito giusto.
Magari non si impiegherà un mese (come fanno alcuni) per raggiungere certi traguardi, ma le soddisfazioni
non mancheranno, questo è certo.
Una persona che ammiro tantissimo, per esempio, è Rune Wësstrom, uno svedese che a 80 anni risolve
il cubo in meno di 40 secondi!
Tanto di cappello davanti a uno spirito del genere!
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