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il metodo Petrus (2)

by cubochiaro on gen.22, 2012, under metodi

Voglio analizzare il secondo dei punti deboli del metodo Petrus, trattato nell’intervento precedente. Ripeto, non per demonizzare questo metodo, che è e rimarrà sempre geniale dal punto di vista innovativo (e che ogni appassionato del cubo di Rubik deve imparare), ma solo per spiegare perché li considero punti deboli.


Dunque, siamo al punto in cui i primi due strati (F2L) sono già completati e gli spigoli del terzo strato (la croce) già correttamente orientati.
Perché guardare prima la POSIZIONE degli angoli, anche se non sono orientati? Non può venire intuitivo o facile dal punto di vista del colpo d’occhio. Un conto è capire la loro corretta posizione se sono già orientati, un altro è capirlo con i colori messi a casaccio!


È proprio questo il motivo per cui, quando anni fa decisi di risolvere il cubo velocemente con il Petrus, non l’ho imparato fino alla fine.


Ritengo il colpo d’occhio un fattore da tenere sempre in considerazione, e questo particolare appena citato (che non sembra avere alcun vantaggio) non porta un rapido riconoscimento di una data situazione. La risoluzione si allungherebbe senza motivo di diversi secondi.
Ovviamente chi non è interessato allo speedcubing lo considera un fattore di poco o nessun conto, ma chi cerca la risoluzione veloce bada anche al minimo particolare… ;)
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il metodo Petrus (1)

by cubochiaro on gen.07, 2012, under metodi


Cos’è che lo rende attraente secondo tanti cuber di tutto il mondo? (Anch’io all’inizio ero uno di loro).
E cos’è che sembra renderlo meno vantaggioso del CFOP (alias “Fridrich”)?


La questione è legata sempre a motivi personali, ma vorrei cercare di sintetizzarli.


PRO:
1) usa pochi algoritmi
2) può permettere di completare i primi 2 strati (F2L) in poche mosse


CONTRO:
1) ha uno step in più (il 3°), totalmente bypassabile con il Fridrich (nella versione completa)
2) nell’ultimo strato pensa prima a posizionare correttamente gli angoli, e solo dopo ad orientarli (non il contrario)
3) per alcuni può risultare meno intuitivo del CFOP


Dando per scontati i primi due punti delle cose a favore, passiamo al primo dei punti deboli (il secondo lo analizzerò in un altro intervento).
Tengo a precisare intanto che questa non vuole essere una critica negativa al Petrus, che considero un ottimo metodo, e che diversi anni fa ho scelto come primo metodo da speedcubing, ma solo un’analisi, secondo il mio modo di vedere, dei suoi punti deboli (tutti i metodi ne hanno uno).


Lo step 3 del Petrus, che orienta i 7 spigoli del secondo e terzo strato, ha il solo scopo di far arrivare all’ultimo strato con la croce già orientata, cosa superflua se si vuole usare un unico algoritmo per orientare tutto il terzo strato con il Fridrich.
Anche se con il Fridrich si vogliono usare 2 algoritmi per l’OLL per orientare l’ultimo strato, si impiega sempre meno tempo che andare a cercare e orientare i 7 spigoli e poi orientare gli angoli.


C’è da considerare poi che nel 4° step del Petrus, a causa del 3° step, la possibilità di movimento è limitata a 2 sole facce (altrimenti si deve ripetere il 3° step), il che comporta un numero maggiore di mosse e una maggiore lentezza nella risoluzione.


Però, usare gli OLL del Fridrich vorrebbe dire più algoritmi da imparare, ed è quindi un aspetto che per alcuni può rientrare tra i vantaggi del Petrus.


In sostanza, è sempre una questione soggettiva, ma chi non ha paura di imparare algoritmi può vedere in questo un grosso limite.
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Articolo 1

by cubochiaro on dic.26, 2011, under informazioni sul sito

No, non è una costituzione, né qualche decreto varato dal governo (lasciamo perdere…), ma solo il primo articolo (o, detto in termini “blogghistici”, «intervento») in questo spazio.

Anche se questo blog è nato oltre un anno fa (solo anagraficamente parlando, per il resto era tutto vuoto), rimane sempre un esperimento. È stato tenuto nascosto tra un ripensamento e l’altro, poi alla fine qualcuno si è deciso a renderlo pubblico. Tanto, la cosa bella è che non è come un tamagotchi…

Se volgiamo lo sguardo all’odierno panorama cubistico in Italia, dobbiamo riconoscere che sono stati fatti notevoli passi avanti. Il 2007, anno che ha segnato il ritorno ufficiale della moda del cubo di Rubik qui da noi, sembra davvero lontano.
Tanti traguardi e tanti record nazionali (in alcune discipline anche a livello europeo e mondiale) sono stati segnati e tanti continuano ad essere segnati tuttora a ogni gara.

Il livello è alto, e la passione pure. ;) Ma anche chi comincia adesso o ha comunque poco tempo a disposizione, o chi non riesce a raggiungere tempi da record mondiale, lo trova sempre un ottimo rompicapo, indipendentemente dal “tempone” o meno.

La cosa che fa piacere vedere, comunque (per un appassionato), sono i cubi di Rubik nuovamente sugli scaffali dei centri commerciali e in tanti negozi proprio per le festività natalizie, e in altri periodi dell’anno sotto forma di comodi puff colorati per l’arredamento della casa. Con i loro colori danno sempre molta allegria.

Ma tornando al tema dell’articolo 1, BENVENUTI!
Potete procedere pure con la tradizionale firma del guestbook! ;)

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