il metodo Petrus (2)

by cubochiaro on gen.22, 2012, under metodi

Voglio analizzare il secondo dei punti deboli del metodo Petrus, trattato nell’intervento precedente. Ripeto, non per demonizzare questo metodo, che è e rimarrà sempre geniale dal punto di vista innovativo (e che ogni appassionato del cubo di Rubik deve imparare), ma solo per spiegare perché li considero punti deboli.


Dunque, siamo al punto in cui i primi due strati (F2L) sono già completati e gli spigoli del terzo strato (la croce) già correttamente orientati.
Perché guardare prima la POSIZIONE degli angoli, anche se non sono orientati? Non può venire intuitivo o facile dal punto di vista del colpo d’occhio. Un conto è capire la loro corretta posizione se sono già orientati, un altro è capirlo con i colori messi a casaccio!


È proprio questo il motivo per cui, quando anni fa decisi di risolvere il cubo velocemente con il Petrus, non l’ho imparato fino alla fine.


Ritengo il colpo d’occhio un fattore da tenere sempre in considerazione, e questo particolare appena citato (che non sembra avere alcun vantaggio) non porta un rapido riconoscimento di una data situazione. La risoluzione si allungherebbe senza motivo di diversi secondi.
Ovviamente chi non è interessato allo speedcubing lo considera un fattore di poco o nessun conto, ma chi cerca la risoluzione veloce bada anche al minimo particolare… ;)
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